Il 7 marzo 2021 il popolo svizzero si esprimerà sull’iniziativa popolare «Sì al divieto di dissimulare il proprio viso». La Federazione svizzera delle comunità israelite FSCI e la Piattaforma degli ebrei liberali della Svizzera PELS respingono l’iniziativa ma sostengono il controprogetto indiretto, ritenendo che le sue disposizioni siano accettabili. L’iniziativa popolare viola la libertà di religione, che deve invece essere tutelata quale bene fondamentale di una società liberale e democratica.

Il 7 marzo 2021 il popolo svizzero sarà chiamato a votare sull’iniziativa popolare «Sì al divieto di dissimulare il proprio viso», con la quale i promotori intendono vietare la dissimulazione del volto nei luoghi pubblici. Il Consiglio federale e il Parlamento respingono l’iniziativa e propongono un controprogetto indiretto. Le associazioni mantello degli ebrei svizzeri FSCI e PELS sono anch’esse contrarie al divieto di dissimulare il viso e sottolineano che l’iniziativa popolare così formulata costituisce una violazione della libertà religiosa.

La libertà di religione va tutelata

La libertà di religione è un bene fondamentale delle società liberali e democratiche. La sua tutela è sancita dalla Costituzione federale svizzera, che garantisce a tutti il diritto di scegliere liberamente la propria religione, di manifestarla e professarla individualmente o in comunità. Ciò implica anche il diritto di seguire le tradizioni e i precetti religiosi, comprese le usanze e le disposizioni in materia di abbigliamento. Uno Stato di diritto democratico garantisce ai suoi cittadini la libertà di realizzazione personale e li protegge da interventi sproporzionati che possano pregiudicarla. La libertà di religione va quindi difesa nel miglior modo possibile, senza per questo considerarla una libertà assoluta, ma piuttosto un diritto fondamentale che deve essere garantito in armonia con gli altri diritti fondamentali. Per riuscirci ed evitare di contrapporre le esigenze di un diritto a quelle di un altro servono la giusta misura e la necessaria moderazione.

Le associazioni mantello degli ebrei svizzeri sostengono il controprogetto

Le due associazioni mantello degli ebrei svizzeri condividono il parere del Consiglio federale, quando afferma che in Svizzera in alcune situazioni le persone devono mostrare il loro viso alle autorità e agli agenti di polizia, in particolare ai fini dell’identificazione. La FSCI e la PELS ritengono pertanto che il controprogetto sia ragionevole e accettabile. Inoltre il diritto odierno punisce già chiunque obblighi una persona a coprirsi il viso contro la propria volontà. Il controprogetto permette poi di informare e sensibilizzare meglio la popolazione in merito a questo tema. Per tutti questi motivi, le due associazioni mantello respingono l’iniziativa popolare «Sì al divieto di dissimulare il proprio viso» e sostengono il controprogetto indiretto.

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